Cos’è l'F24 e come pagarlo online
- Gianmarco Pollice
- 12 gen 2024
- Tempo di lettura: 7 min
Aggiornamento: 20 apr 2024

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Che cosa è l'F24 e perché bisogna utilizzare obbligatoriamente questo modello per pagare determinate tasse? Non sarebbe più semplice, per il contribuente, versare la somma dovuta tramite un bonifico o un bollettino postale?
Per rispondere a queste domande dobbiamo procedere per gradi. Innanzitutto, definiamo cos’è l’F24, ovvero un modello di versamento che tutti i contribuenti - sia privati cittadini che titolari di partita IVA - devono utilizzare per pagare tributi, contributi e premi. Un modulo ricco di righe e colonne che vanno opportunamente compilate (come farlo lo vedremo nel paragrafo successivo) in base alla tipologia di imposta, all’anno di riferimento e all’Ente di competenza.
L’F24 è stato scelto per facilitare il lavoro dell’Agenzia delle Entrate che, grazie a questo strumento, può archiviare in modo ordinato e automatico tutti i versamenti in pochissimo tempo, associandoli ai rispettivi contribuenti. Il modulo si utilizza già da molti anni e tutti possono scaricarlo direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate.
Questo modello di pagamento è anche detto unificato perché con un unico modulo si possono pagare tutte le somme dovute, anche compensando eventuali crediti. Una piccola anticipazione sul nostro articolo: in caso di compensazione il versamento si può effettuare solo ed esclusivamente seguendo un’apposita procedura telematica di pagamento (come fare, te lo spiego all'interno dell’articolo con una facile guida da seguire passo dopo passo).
Ma ora vediamo come è fatto un F24 e come si compila.

Com’è fatto un F24 e come si compila
Abbiamo anticipato che l’F24 è stato scelto come modello unico per tutti i contribuenti per consentire all’Agenzia delle Entrate di raccogliere i dati sui pagamenti in modo pratico e veloce, rendendoli facilmente elaborabili. Del resto, non è difficile immaginare il caos che si creerebbe se ogni contribuente fosse libero di pagare i contributi a proprio piacimento, magari emettendo un bonifico con causali incomplete.
Con l’F24, invece, si ha la certezza della corrispondenza tra un determinato tributo e il relativo contribuente. Ma com’è fatto un modello F24?
Una piccolissima premessa. Esistono vari tipi di F24 (es. F24 ordinario, F24 semplificato, F24 elide ecc.), ma in quest’articolo parleremo soltanto dell’F24 ordinario, che è quello in assoluto più diffuso e con cui si possono pagare quasi tutte le tasse.
Il modulo si presenta con una serie di sezioni da compilare. In alto si trova la sezione dedicata al contribuente, in cui vanno inseriti i dati personali di chi deve procedere con il pagamento (come nome, cognome, data di nascita, codice fiscale e domicilio fiscale).
Quando il contribuente non può pagare personalmente (rarissimo) va compilata anche la sezione “codice fiscale del coobbligato, erede, genitore, tutore o curatore fallimentare” inserendo i codici identificativi pubblicati dall’Agenzia delle Entrate di chi effettua il pagamento per conto del contribuente.
Le sezioni successive sono quelle in cui si andranno materialmente a inserire le tasse e gli importi da pagare. Le sezioni sono divise per tipologia di ente pubblico: erario, INPS, regioni, enti locali e altri enti previdenziali e assicurativi; ciò per far sì che gli importi delle tasse siano correttamente suddivisi tra gli enti che le gestiscono e le riscuotono. Ad esempio, le imposte sui redditi andranno sicuramente inserite in erario, mentre i contributi previdenziali INPS andranno nella sezione INPS e così via. Ma di questo non c’è granché da preoccuparsi, perché nella maggior parte dei casi sarà sempre il tuo commercialista a darti una bozza di F24. Tu dovrai semplicemente ricopiare fedelmente il tutto prestando un minimo di attenzione ai codici e agli importi delle varie sezioni.
Diamo adesso un’occhiata veloce agli elementi più importanti contenuti nella sezione erario.
Codice di tributo: è fondamentale ed indica il codice corrispondente alla tipologia d'imposta da pagare (o compensare). Ogni tassa ha il suo codice specifico. L’elenco completo dei codici tributo è sempre disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Anno di riferimento: è l’anno di imposta a cui si riferisce la tassa da pagare. Ad esempio, se sto pagando il saldo delle imposte sul reddito del 2022, metterò 2022, mentre se sto pagando gli acconti per l’anno in corso 2023, metterò 2023.
Rateazione/regione/prov/ mese rif : alcuni codici tributo richiedono obbligatoriamente l’inserimento di questo dato di dettaglio, che può variare in base ai casi. Ad esempio se il contribuente salda l’importo dovuto in una sola soluzione dovrà indicare il codice 0101 nella colonna “rateazione - mese di riferimento”, mentre quando si stanno pagando delle imposte a rate, va indicato il numero della rata in pagamento: 0106 per indicare la prima rata di sei, 0206 per la seconda rata di sei, e via dicendo.
Importo: va inserito l’importo da versare o da compensare, arrotondato alla seconda cifra decimale. Per esempio, se il tributo è di 162 euro andrà scritto un importo di euro 162,00.
I campi “codice atto e codice ufficio” vanno inseriti solo se richiesto dall’Ente e nelle modalità specificate (ad esempio per il pagamento degli avvisi bonari)
Le altre sezioni richiedono dati simili, sebbene ci siano varie particolarità in base all’ente pubblico di riferimento. Non è il caso di andare nel dettaglio di ogni singola casella, puoi limitarti a ricopiare i dati che ti ha fornito il tuo commercialista.
Cosa si può pagare con l'F24?
Il modello F24 si può utilizzare per pagare contributi e tributi come, per esempio:
IVA
IRAP
Imposte sui redditi (IRPEF, IRES)
Imposte sostitutive delle imposte sui redditi, dell’IRAP e dell'IVA
Ritenute su redditi da lavoro
Ritenute su redditi da capitale
Addizionale regionale e comunale all'IRPEF
Accise
Contributi INPS, INAIL, INPGI, CIPAG, Premi INAIL,...
IMU
TARI, TASI
Somme dovute per registrazione dei contratti di locazione, dichiarazioni di successione
Pagamento F24: cosa succede con la compensazione?
Se il contribuente, nell’anno precedente, ha versato più tasse rispetto a ciò che doveva pagare può utilizzare il modello F24 per la compensazione. Per farlo basta compilare il modulo come abbiamo visto precedentemente specificando però:
il codice tributo delle imposte e l’anno in cui si è andati a credito (specificando i dati nella sezione “codice tributo” e “anno di riferimento”)
l’importo del credito che si vuole utilizzare a compensazione (nella colonna importi a credito compensati)
La somma a credito andrà a diminuire i debiti nella colonna “importi a debito” e, quindi, si pagherà la differenza. La compensazione è ammessa fino all’azzeramento del debito. In questo caso l'F24 sarà a saldo zero e non verrà addebitato nulla sul tuo conto corrente.
Il pagamento di un F24 con somme in compensazione non può mai essere effettuato in banca/posta o attraverso internet banking. Il pagamento si può eseguire solamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o tramite il commercialista (abilitato al pagamento attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate).
Come si paga l’F24 in modalità telematica: la guida illustrata
Solitamente i modelli F24 si possono pagare in posta, in banca, con l’internet banking e tramite intermediari abilitati, come Caf, associazioni di categoria e professionisti. Come abbiamo visto, però, in alcuni casi - come un F24 in cui sono stati utilizzati crediti in compensazione - il pagamento può avvenire solamente tramite commercialista o tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Rivolgersi sempre al commercialista ha un costo, così come il pagamento fisico in posta o in banca (soggetto a commissioni e perdite di tempo). Inoltre, potrebbe anche capitare che qualche volta l'F24 venga scartato dalla banca perché, ad esempio, al momento dell'addebito da parte del professionista non ci sono fondi sufficienti sul tuo conto corrente. Per questi motivi, imparare a pagare un F24 in autonomia tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate può essere importante e vantaggioso. In questo modo si può pagare quando si ha disponibilità economica, in qualsiasi momento e gratuitamente.
Cosa serve per l’accesso? Lo SPID o la carta d’identità elettronica (o un altro metodo accettato dall’Agenzia delle entrate per autenticarsi)..
Prima di tutto, visita il sito dell'Agenzia delle Entrate all'indirizzo https://www.agenziaentrate.gov.it/ e fai clic sulla sezione "Area Riservata" situata sulla destra.

Scegli l’opzione che preferisci per l’accesso tra quelle indicate (SPID, CIE, CNS o credenziali). In questa guida noi opteremo per l’accesso con SPID.
Segui tutti i passaggi indicati: inserendo nome utente, password e verificando la tua identità digitale. Così facendo entrerai nella tua area personale dell’Agenzia delle Entrate. Nella barra di ricerca servizi, digitare "F24" per effettuare la ricerca del servizio di pagamento, e poi cliccare sul servizio "pagamenti F24" per andare alla pagina di compilazione.
Cliccando su "vai al servizio" si atterra su un’altra pagina: in questo caso, per procedere, devi cliccare sul tasto: inizia la compilazione del modello F24.
La prima cosa che l’Agenzia ti chiederà è di scegliere la tipologia di modello F24 desiderata per il pagamento. In questo caso dovrai scegliere il modello F24 standard.
Ti apparirà una schermata in cui dovrai inserire il codice fiscale del contribuente. In questa fase, se a pagare il tributo è una persona diversa dal contribuente, dovrai aprire il menù a tendina della voce “relazione dell’utente con il contribuente" (coobbligato) e selezionare la voce giusta.
Prosegui con la compilazione dell’F24 inserendo tutti i dati anagrafici richiesti e la data di pagamento dell’F24. Prima di continuare, il programma dell’Agenzia delle Entrate ti mostrerà un riepilogo dei dati: controlla sempre l’esattezza delle informazioni indicate.
Una volta confermati i dati anagrafici, si aprirà una nuova schermata in cui dovrai scegliere la tipologia di tributo da versare come per esempio: IVA, imposte, INPS…

In questo esempio, abbiamo scelto di versare il saldo dell’IRAP per la Regione dell’Emilia Romagna il cui codice tributo corrisponde a 3800. I codici, come anticipato, si possono trovare tutti sul portale dell’Agenzia delle Entrate, nell’apposita sezione dedicata ai codici tributi, oppure puoi semplicemente ricopiare tutti i dati forniti dal commercialista.

Dovrai quindi selezionare:
la regione di destinazione nella colonna “codice regione”
il codice tributo richiesto (3800 nel nostro caso specifico)
la rateizzazione del mese di riferimento (0101 se paghi in una sola soluzione o 0106 se è la prima di sei rate)
l’anno di riferimento
l’importo richiesto (nella colonna “importi a debito versati”).
In questo caso, se ci fossero stati degli importi a credito da compensare, avremmo potuto inserirli nella colonna "importi a credito compensati" in corrispondenza di un rigo correttamente compilato, e avremmo potuto diminuire o azzerare il debito IRAP.
Cliccando il tasto OK puoi proseguire con il versamento.

Ecco qui l’F24 compilato online. Proseguendo puoi accedere ad un riepilogo delle informazioni da verificare prima di validare l’operazione.

Validando il modello F24 compilato online potrai finalmente pagare il tuo F24 direttamente sul conto corrente bancario o postale da te indicato.
Come compilare e pagare l'F24 facilmente? Riepilogo
Abbiamo visto che in generale gli F24 possono essere pagati in autonomia (tramite banca/posta, internet banking o tramite i servizi telematici dell’agenzia delle entrate) o affidandosi ad un intermediario (professionista/CAF).
Per gli F24 con importi da utilizzare in compensazione, però, è obbligatorio usare i servizi telematici dell’agenzia delle entrate oppure rivolgersi ad un professionista.
Compilare un F24 e pagarlo online con i servizi messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate non è difficile. Imparare ad utilizzare la procedura in autonomia è fondamentale, poiché ti consente sia di risparmiare sul servizio di addebito del commercialista (che comunque ha un costo) sia di programmare in autonomia i tuoi esborsi in caso di necessità.
Con questa guida abbiamo visto come è possibile pagare un F24 passo dopo passo con i servizi telematici messi a disposizione dall’agenzia delle entrate. Non ti resta che provare a farlo, senza paura di sbagliare. In quasi tutte le situazioni è infatti possibile correggere i dati sbagliati anche successivamente attraverso un’istanza all’ufficio delle entrate.
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